venerdì 22 ottobre 2010

Il coraggio di un pugile: Shannon Briggs incassa 302 pugni ma resiste fino al 13° round

Sabato scorso, il gigante ucraino Vitali Klitschko si è confermato campione del mondo dei pesi massimi battendo nettamente, a Amburgo, l’americano Shannon Briggs.
Più che un match di pugilato è stata una vera e propria mattanza. Secondo le statistiche infatti, nelle 12 riprese dell’incontro, Briggs avrebbe subito 302 colpi, di cui 171 puliti, ovvero andati completamente a segno. Più volte sul punto di crollare, barcollando sul ring, Briggs non ha voluto abbandonare l’incontro nè dal suo angolo si è pensato al lancio dell’asciugamano che avrebbe sancito una resa inevitabile quanto auspicabile, viste le precarie condizioni fisiche dell’americano.
Si, perchè per poco non si è sfiorata la tragedia. Dopo l’incontro, Briggs soprannonimato The Cannon, è stato ricoverato in ospedale dove gli sono state riscontrate una commozione cerebrale, la frattura degli zigomi e del naso e lo strappo del bicipite sinistro. Saranno necessarie alcune operazioni per ricompore il “puzzle”.
Tramite il suo agente Briggs ha dichiarato “Non ho ferite o lesioni alla testa. Mi rivedrete presto. Ho voluto dimostrare che ho il cuore di un leone e il coraggio di un campione“. L’orgoglio del pugile statunitense, protagonista suo malgrado di una pagina memorabile di sport, non elimina la polemiche post-match. Forse è arrivato il momento di sospendere d’ufficio gli incontri se gli ufficiali di gara si rendono conto che sussistono evidenti rischi per la salute degli atleti.
Per Briggs, insomma, è stata una bella lezione… in tutti i sensi. Di sicuro Klitschko popolerà i suoi incubi per molto tempo ancora.

Foto Il coraggio di un pugile. Klitschko massacra Briggs che incassa 302 pugni.  (Nella foto Shannon Briggs)

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