domenica 24 ottobre 2010

Mobbing nel calcio: il caso Marchetti a Cagliari

Non sono pochi i casi di mobbing nel mondo del lavoro ma pensare che questo fenomeno potesse interessare anche il mondo del calcio, fino a ieri, poteva sembrare un'ipotesi alquanto bizzarra e inconsueta.                                                                 
 Ha pensato a sfatare questo tabù, il portiere del Cagliari, Federico Marchetti, 27 anni, titolare della Nazionale italiana al mondiale sudafricano in seguito all'infortunio di Buffon.
Ma cosa vuol dire Mobbing ?. La parola deriva dall'inglese To Mob (accerchiare, attaccare, aggredire) e applicata, agli ambienti di lavoro, di qualunque tipo essi siano, sta ad indicare un comportamento persecutorio nei confornti di una persona che così viene "Mobbizzato"
Il caso Marchetti ha avuto inizio lo scorso 23 luglio, quando il portiere esterna alla Gazzetta dello Sport il suo rammarico per il mancato trasferimento alla Sampdoria, dove avrebbe potuto disputare le coppe europee, pretesa questa più che lecita per un atleta desideroso di misurarsi, all'apice della carriera, in competizioni di alto livello.                                                                  Immediata la risposta del presidente Cellino che, in un'intervista del 27 luglio, afferma : "Certe cose ai giornali non si dicono. Se non vuole stare con noi, se ne può andare."
Mobbing Nel Mondo Del Calcio: Il Caso Marchetti A Cagliari
E' l'inizio di una guerra di nervi. Viene immediatamente promosso titolare il giovane Agazzi e nelle amichevoli estive, Marchetti, mestamente in panchina, subisce le contestazioni degli ultras sardi. Si chiude il mercato. Gli acquirenti non si trovano e Marchetti viene addirittura relegato al ruolo di terzo portiere, dietro lo stesso Agazzi e il neoacquisto Pelizzoli.       
Dall'inizio del campionato, l'allenatore Bisoli non lo convoca mai trincerandosi dietro una frase di rito in questi casi, "scelta tecnica".
Il resto è storia di ieri. Senza aspettare la riapertura del mercato di gennaio, Marchetti, tramite il suo avvocato-procuratore Beppe Bozzo, deposita presso il Collegio Arbitrale della Federcalcio un'istanza in cui chiede un intervento urgente sul suo caso, in altre parole una denuncia per Mobbing. Obiettivo, puntare alla risoluzione del contratto che scade nel 2013 e ottenere un risarcimento per i danni subiti in questi mesi, specie per le mancate convocazioni in Nazionale.
Nella sua battaglia legale, lo sventurato Marchetti può trovare conforto nel precedente di Goran Pandev. L'attaccante macedone, ora in forza all'Inter, aveva citato per gli stessi motivi del portiere cagliaritano, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ottenendo sia la rescissione contrattuale che un risarcimento di 160mila Euro a carico della società biancoceleste.  

venerdì 22 ottobre 2010

Il coraggio di un pugile: Shannon Briggs incassa 302 pugni ma resiste fino al 13° round

Sabato scorso, il gigante ucraino Vitali Klitschko si è confermato campione del mondo dei pesi massimi battendo nettamente, a Amburgo, l’americano Shannon Briggs.
Più che un match di pugilato è stata una vera e propria mattanza. Secondo le statistiche infatti, nelle 12 riprese dell’incontro, Briggs avrebbe subito 302 colpi, di cui 171 puliti, ovvero andati completamente a segno. Più volte sul punto di crollare, barcollando sul ring, Briggs non ha voluto abbandonare l’incontro nè dal suo angolo si è pensato al lancio dell’asciugamano che avrebbe sancito una resa inevitabile quanto auspicabile, viste le precarie condizioni fisiche dell’americano.
Si, perchè per poco non si è sfiorata la tragedia. Dopo l’incontro, Briggs soprannonimato The Cannon, è stato ricoverato in ospedale dove gli sono state riscontrate una commozione cerebrale, la frattura degli zigomi e del naso e lo strappo del bicipite sinistro. Saranno necessarie alcune operazioni per ricompore il “puzzle”.
Tramite il suo agente Briggs ha dichiarato “Non ho ferite o lesioni alla testa. Mi rivedrete presto. Ho voluto dimostrare che ho il cuore di un leone e il coraggio di un campione“. L’orgoglio del pugile statunitense, protagonista suo malgrado di una pagina memorabile di sport, non elimina la polemiche post-match. Forse è arrivato il momento di sospendere d’ufficio gli incontri se gli ufficiali di gara si rendono conto che sussistono evidenti rischi per la salute degli atleti.
Per Briggs, insomma, è stata una bella lezione… in tutti i sensi. Di sicuro Klitschko popolerà i suoi incubi per molto tempo ancora.

Foto Il coraggio di un pugile. Klitschko massacra Briggs che incassa 302 pugni.  (Nella foto Shannon Briggs)

giovedì 21 ottobre 2010

Champions League: si chiude la terza giornata

Si è conclusa ieri con le partite dei gironi A-B-C-D, la terza giornata di Champions League. Vediamo, dopo aver analizzato ieri la situazione nei gruppi E-F-G-H, quello che accade negli altri raggruppamenti.
Girone A:  "Pazza Inter" cantano i tifosi nerazzurri nell'inno ufficiale della squadra ed è proprio il caso di dire che mai un ritornello musicale è stato così azzeccato. I Campioni d'Europa, prima affondano il Tottenham con quattro gol nel primo tempo - di cui tre in appena 14 minuti - poi si siedono e subiscono nella ripresa il ritorno degli inglesi, in inferiorità numerica per circa 80 minuti. Risultato finale un pirotecnico 4-3. Soddisfatto della vittoria ma non dell'atteggiamento troppo indolente dei suoi, Benitez, si gode la testa del girone a quota 7 punti. Eto'o si conferma in gran forma ma il migliore a San Siro è senza dubbio il terzino gallese Gareth Bale, autore delle tre reti messe a segno dagli Spurs.
Da tempo si parla di lui come di uno dei talenti piu' fulgidi del panorama calcistico europeo e la tripletta di ieri non fa che confermare le certezze di coloro che lo ritengono il nuovo Giggs. Da "raccontare ai nipotini" la cavalcata di 60 metri con cui Bale si lascia dietro cinque difensori nerazzurri per poi infilare Julio Cesar all'angolino. Quasi in fotocopia le altre due reti, sempre ad incrociare dal lato sinistro dell'area di rigore. Davvero una bella reazione quella dei Londinesi, privi dello squalificato Van Der Vaart e costretti a rinunciare all'imprevedibilità del croato Modric, sacrificato da Redknapp dopo l'espulsione del portiere Gomes. Episodio quest'ultimo in cui è emersa chiaramente l'importanza di aver posizionato un altro arbitro sulla linea di fondocampo. Il direttore di gara, lo sloveno Skomina, lontano dall'azione, aveva erroneamente espulso il difensore camerunense Assou Ekotto mentre ad atterrare Biabiany lanciato a rete era stata una sciagurata uscita del portiere brasiliano.
Tottenham che può consolarsi della sconfitta con il risultato di Enschede, dove Twente Werder Brema impattano sull'1-1. Dopo una prima frazione soporifera, passano gli olandesi con Jansenn che sfrutta la corta respinta del portiere su tiro ravvicinato dell'ariete austriaco Janko, in posizione sospetta di fuorigioco. Pareggio dell'ex meteora interista ed ex della partita, Marko Arnautovic, che di forza si fa largo nella difesa avversaria e batte di forza da due passi l'estremo difensore Mikhailov. Nel finale ghiotte occasioni fallite da De Jong e Rosales per gli uomini di casa mentre Pizarro si vede annullare un gol di testa su punizione di Wesley. Classifica: Inter 7, Tottenham 4, Twente e Werder 2.
Girone B: Vola il Lione (9) che stenta in campionato ma si ritrova in Champions dove ottiene la 3° vittoria in altrettante partite battendo per 2-0 un Benfica (3) mai in grado di spaventare gli spettatori della Gerlande. Dopo il palo di Bastos, segna Briand di testa servito mirabilmente da Gourcoff abile a sfruttare un errore in disimpegno dei lusitani. Nella ripresa, dopo varie occasioni fallite, raddoppi l'argentio Lisandro Lopez a porta vuota.
Ad inseguire il Lione, lo Schalke 04 (6). Convincente il 3-1 dei tedeschi contro i modesti israeliani dell'Hapoel Tel Aviv (0). Doppietta di Raul. L'ex stella e bandiera del Real Madrid raggiunge con i due gol di ieri quota 69 in Europa eguagliando il primato di Gerd Muller nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi nelle competezioni continenentali. Superato anche Pippo Inzaghi che non è riuscito martedì scorso a risollevare dal baratro i compagni travolti al Bernabeu da Ronaldo & Co.               
A completare la serata di festa all'Auf Schalke Arena il gol dello spagnolo Jurado con un destro ad incrociare dal limite che si infila nel sette della porta difesa dal nigeriano Enyeyama.
Girone C: Il Manchester Utd, alle prese con i tormenti di Rooney che, in rotta con Ferguson, vuole lasciare il club, sconfigge con il minimo sforzo per 1-0 il Bursaspor. Partita grigia. In vantaggio dopo 13 minuti con Nani, i Red Devils controllano, senza strafare, l'incontro in ciò favoriti anche dagli evidenti limiti di gioco dei Turchi alla terza sconfitta consecutiva e ormai fuori dai giochi.
Nello "Spareggio" per il secondo posto è 1-1 tra Rangers e Valencia . Un tempo per parte ad Ibrox. Nei primi 45 minuti dominano gli scozzesi che passano in vantaggio con un gol di testa dello statunitense Edu che punisce un'errata uscita di Cesar che tuttavia si riscatta prontamente con due interventi prodigiosi su Miller e Naysmith. Nella ripresa sono gli spagnoli a salire in cattedra e a pareggiare già al 46'. Come accaduto al collega del Cluj, Cadu, è lo stesso Edu a trasformarsi da eroe a carnerfice della propria squadra deviando nella propria porta una punizione di Tino Costa.  Nel finale il difensore valenciano Navarro (ricordate.. quello che sferrò un pugno in viso a Burdisso nella rissa post match di un Valencia Inter di qualche anno fa) fallisce un gol già fatto, spedendo a lato di testa a due passi dall'immobile McGregor.                                     
In classifica tutto ancora apertissimo. Manchester primo a 7 ma non ancora sicuro della qualificazione, visto che Rangers e Valencia inseguono rispettivamente a 5 e 4. Virtualmente eliminato il Bursaspor ancora fermo a 0.
Girone D:  In molti ritenevano alla vigilia che il Barcellona (7) avesse fatto un sol boccone, al Nou Camp, dei danesi del Copenaghen (6). Passati in vantaggio con un missile da 25 metri di Messi, i catalani, pur sfiorando piu' volte il raddoppio rischiano il pari in varie occasioni. Protagonista in negativo della serata l'attaccante brasiliano Santin che prima inspiegabilmente si ferma solo davanti a Pinto perchè si credeva in fuorigioco eppoi spara clamorasamente alto di testa a due metri dalla porta sguarnita dopo che il collega N'Doye aveva colpito la traversa. Disperato di fronte a siffatte prodezze il telecronista di Sky, Marco Cattaneo, che auspica per Santin un futuro da eroe della Gialappa's.                                                      A scongiurare un clamoroso pareggio ci pensa ancora Messi che al 90° sigla il gol del definitivo 2-0.
Nell'altro incontro del girone, scialbo 0-0 ad Atene tra Panathinaikos (1) e Rubin Kazan (2). Doveva essere la serata del riscatto dei Greci ma di certo non si può vincere senza tirare in porta. Guardinghi e attenti a portare a casa un prezioso pareggio i Russi. Tra quindici giorni nella lontana Kazan si capirà meglio quale sarà l'avversario principale del Copenaghen nella corsa per il secondo posto che vuol dire qualificazione agli Ottavi.

mercoledì 20 ottobre 2010

Il punto sulla Champions (Girone E-F-G-H)

Si sono giocate ieri le partite del terzo turno di Champions League dei gironi E - F - G - H. Partiamo con le italiane.

Girone G :  "Milan amMOUtolito", titolava stamattina la Gazzetta dello Sport in prima pagina. Una scelta linguistica azzeccata che rende al meglio, al di là del 2-0 sul campo, l'entità della sconfitta del Milan al Bernabeu. Troppo forte e meglio organizzato il Real Madrid di Mourinho che colpisce con un uno-due mortifero in due minuti (13' - 14' del p.t) con l'imprendibile Ronaldo e la stellina tedesca Ozil, quest'ultimo con la goffa deviazione di Bonera, eppoi controlla agevolmente l'incontro mancando in più di un'occasione il gol del 3-0 a causa dei troppi errori degli attaccanti e delle parete del povero Amelia che ricorderà a lungo il suo esordio nella massima competizione continentale.
Forte, veloce e aggressivo il Real, debole, lento e quasi rinunciatario il Milan. Ibrahimovic dopo i gol con Auxerre e Ajax precipita di nuovo nel mal d'Europa che continua a condizionare la sua carriera, Pato e Dinho impalpabili. Si salvano dal naufragio i soli Pirlo e Robinho - fischiatissimo ex delle Merengues - entrato nella ripresa, gli unici in grado di impensierire Casillas in una serata pressochè inoperosa. Rossoneri che, tra l'altro, vengono raggiunti in classifica dall'Ajax, vittorioso all'Amsterdam Arena per 2-1 contro la cenerentola del girono, l'Auxerre. Bellissime le reti nel primo tempo di De Zeuuw e dell'uruguaiano Suarez che si conferma in "forma Mondiale". Gol della bandiera per i francesi dello sloveno Birsa su punizione e finale rovente con un espulso per parte. In classifica Real a quota 9 e quasi certo del passaggio del turno; seguono Milan e Ajax a 4, ultimo l'Auxerre a 0. Decisivo per stabilire la seconda qualificata lo scontro diretto a San Siro tra Milan e Lanceri il prossimo 8 dicembre.

( La punizione di Ronaldo "buca" la barriera rossonera e si infila nella porta di Amelia)

Girone E:  Piange il Milan, non ride la Roma, battuta a sorpresa, in casa, dagli svizzeri del Basilea per 3-1. Era stato buon profeta il tecnico Fink che aveva dichiarato apertamente alla vigilia che la sua squadra poteva sbancare l'Olimpico. Così è stato. Gli Elvetici passano nel primo tempo con un tiro da fuori area del loro giocatore più rappresentativo e capitano della Nazionale rossocrociata, Alexander Frei. Replica immediata del solito Borriello (chissà se i tifosi rossoneri lo rimpiangeranno...) ben imbeccato da Totti. Sembrava il preludio della possibile rimonta ma nel finale della prima frazione, raddoppia per gli ospiti il giovane terzino ghanese Inkoom, un giovane di sicuro avvenire già nel taccuino dei dirigenti delle migliori squadre europee.  Nella ripresa, svizzeri attenti a contenere i disordinati e sterili attacchi dei Giallorossi e cinici a colpire nel finale con la serpentina di Cabral che elude tre difensori romanisti e deposita alle spalle di un incolpevole Lobont.
Nell'altro incontro del Girone E tra Bayern e Cluj terminato 3-2 per i Tedeschi fanno tutto...i Romeni.  Sono proprio loro a passare in vantaggio con l'incornata di capitan Cadù che sfrutta al meglio l'assist su punizione dell'ex Napoli, De Zerbi.         Lo stesso Cadù però, poco dopo, infila nella propria porta un innocuo cross di Kross (scusate il gioco di parole...). Al festival dell'autogol si aggiunge, il difensore Panin che infila il proprio portiere su angolo di Badstuber. Altrettanto rocambolesco il 3-1 dei bavaresi con Gomez che segna su..rimpallo. Inutile, quanto tardivo, il gol della bandiera dell'argentino Culio. Bayern virtualmente qualificato mentre è bagarre per il secondo posto con Roma, Cluji e Basilea appagliate a 3 punti.

GIRONE F:  I timori di Ancelotti per l'insidiosa trasferta svaniscono già nei primi quarantacinque minuti. Troppo forte il Chelsea (9) per lo Spartak Mosca (6), le cui velleità vengono spazzate via dal bellissimo gol dalla distanza di Zhirkov - lui russo e simbolo passato dei rivali cittadini del CSKA - e da Anelka che batte a tu per tu il portiere Dykan con un destro a incrociare.     E' quasi fatta per i Blues, mentre rientra in gioco per la qualificazione il Marsiglia (3) che fatica ma batte in casa di misura    (1-0) i modesti slovacchi dello Zilina. Servivano tre punti agli uomini di Deschamps che portano a termine la missione con il minimo sforzo. Adesso servono altri tre punti in Slovacchia e un favore del Chelsea che accoglie in casa nel prossimo turno lo Spartak per agganciare i russi a 6 e giocarsi tutto nello scontro diretto del Luzniki che si giocherà il 23 novembre.

GIRONE H:  Arsenal (9) rullo compressore. I Gunners annoverano il miglior attacco e con il 5-1 agli ucraini dello Shaktar Donetsk (6) il bottino delle segnatura arriva a 14 dopo appena tre giornate. Che sia l'anno degli uomini di Wenger ... Il tecnico francese continua a lanciare altri giovani e a valorizzare talenti. I gol di Wilshire, Chamak e Song gli danno ragione. Da sottolineare che l'unico gol degli ucraini è stato segnato dal brasiliano - croato Eduardo, ex dell'Arsenal. Ancora tutti hanno negli occhi le immagini del tremendo infortunio che patì sul campo del Birmingham quando un'entrata assassina del difensore Taylor gli frantumò una caviglia. Rientrano in gioco i portoghesi del Braga (3) che dopo le 9 reti subite nei primi due incontri sconfiggono, dopo una partita non certo esaltante, i serbi del Partizan (0) per 2-0. Gol del vantaggio di Lima su punizione al 34 p.t , chiude nel finale Matheus servito nella porta lasciata sguarnita da Stojkovic. Proprio il portiere del Partizan - con un passato nella Stella Rossa -  era uno dei bersagli delle contestazioni dei tifosi serbi che martedi hanno causato la sospensione dell'incontro tra Serbia e Italia. Fortunatamente ieri è filato tutto liscio...  

martedì 19 ottobre 2010

Striscia la Notizia e la sicurezza negli stadi

Non si è ancora spenta l'eco dei fatti di Genova con gli ultrà serbi scatenati che la polemica  sulle misure di prevenzione che devono garantire la sicurezza negli stadi italiani conosce un altro preoccupante capitolo. Stavolta non ci sono stati feriti, arresti, cariche della polizia, match sospesi ma le immagini mostrate da Striscia la Notizia lunedì sera testimoniano una situazione a dir poco allarmante e smentiscono le recenti dichiarazioni del Ministro Maroni, ottimista sugli effetti della tessera del tifoso e su una diminuzione dell'escalation di violenza che troppe volte in questi anni ha prevalso nelle cronache sportive.
A presentare il servizio Valerio Staffelli che per una sera abbandona la consegna del Tapiro e gli spericolati inseguimenti nei confronti di avventori colti di sorpresa dalle sue apparizioni improvvise.
Teatro del filmato gli stadi di Torino, Roma e Palermo dove, la scorsa domenica, prima dell'inizio delle partite, seguite da una telecamera nascosta sono riuscite ad entrare, senza alcun problema,  tre attrici che poco prima avevano acquistato biglietti dai bagarini, intestati ad altri. Un'autentica farsa se si pensa all'introduzione dei tornelli e dei tagliandi nominali.
Il bagarino dell'Olimpico di Torino ha così rassicurato l'aspirante spettatrice: " Non c'è bisogno del biglietto nominativo, in curva comandano gli Ultrà".  Una volta ottenuto il biglietto, nessun problema a superare i superficiali controlli di filtraggio operati dagli steward che non chiedono alla donna alcun documento d'identità. Negligenza questa cui se ne aggiunge un'altra. Nessuno si accorge infatti che la tifosa porta con sè un fagotto contenente un salame.  Chissà cosa sarebbe potuto succedere se al posto del delizioso insaccato ci fossero stati armi, coltelli o petardi.
Paradossale anche quello che accade a Roma. Qui lo steward chiede alla tifosa il documento identificativo ma non si accorge che il biglietto di tribuna Monte Mario acquistato poco prima da solito bagarino è intestato a un altro spettatore.           Il top al Barbera di Palermo, dove il bagarino accontenta le richieste dell'attrice di Striscia desiderosa di gustarsi le prodezze di Pastore e compagni mettendosi direttamente d'accordo con uno degli steward della tribuna centrale. Anche qui la donna entra nello stadio con indosso il fagotto fortunamente privo di oggetti contundenti.


Le immagini mandate in onda dal celebre tg satirico mostrano emblematicamente come la soluzione al problema della sicurezza negli stadi sia molto più lontana di quanto si creda. Evidentemente Catania e Genoa ancora non hanno insegnato nulla.

lunedì 18 ottobre 2010

Torna la Champions: anticipazioni sulla terza giornata

Finalmente torna, con tutto il suo fascino, la Champions League, la massima competizione per club del calcio europeo. Sono passate solo tre settimane dagli ultimi incontri disputati ma già cominciava a sentirsi la nostalgia dell'inconfondibile inno del prepartita.
Clou della giornata lo scontro tra Real Madrid e Milan. Le due formazioni vantano complessivamente 16 Coppe Campioni in bacheca e già questo basta per sottolineare il blasone delle squadre in campo, per non parlare degli indiscussi fuoriclasse che militano sia nelle fila dei Blancos che in quelle dei Rossoneri. Oltre all'incontro del Bernabeu non mancano tuttavia altre partite interessanti e già si attendono i primi verdettti. Vediamo la situazione girone per girone.
Girone A:  Scontro al vertice, a San Siro, tra Inter Tottenham, appagliate in testa a 4 punti. Non mancano le assenze eccellenti come Milito e Cambiasso nelle fila dei nerazzurri e l'olandese Van Der Vaart, squalificato, per gli Spurs. Favoriti d'obbligo i campioni in carico e il tecnico londinese Redknapp già pensa a difendersi. Emblematiche queste sue dichiarazioni: "  E’ inutile nascondersi, sarei contento già di tornare a casa con un punto;  dovremo giocare in maniera sensata contro una squadra che ci è superiore." Nell'altra partita, è già spareggio tra  Twente e Werder che inseguono il duo capolista con un punto a testa. Gli uomini di Preud'Homme confidano nel fattore campo e nelle note amnesie difensive della compagine tedesca. Si prospetta una partita divertente.
Girone B:  Lo Schalke 04 (3), dopo il successo ottenuto tra le mura amiche contro il Benfica e i primi tre punti nel girone, puntano decisamente ai tre punti contro i modesti israeliani dell'Hapoel Tel Aviv (0). Si giocherà di nuovo in Germania. Occhia a Huntelaar, l'ex milanista ha realizzato 5 gol in altrettante partite di campionata.  Il Lione (6) capolista ospita in casa i campioni di Portogallo del Benfica (3). Primi a 6 punti, i francesi che stentano in campionato, devono fronteggiare la voglia di rivincita dei lusitani sconfitti tre settimane fa dallo Schalke e appagliati con i tedeschi a tre punti nella classifica del girone.
Girone C:  Gara chiave tra Rangers (4) e Valencia (3) a Ibrox Park. Dopo l'inaspettato pareggio di Manchester e la vittoria casalinga contro il Bursaspor, gli uomini di Walter Smith attendono nella loro tana gli spagnoli, superiori per organico e livello tecnico. Completa il quadro degli incontri del Girone C l'inedita sfida all'Old Trafford tra il Manchester Utd (4) e il Bursaspor(0), a sorpresa campione di Turchia lo scorso anno. Sulla carta il pronostico è scontato. Sicuramente ancora risuonano nelle orecchie dei giocatori dei Red Devils le strigliate di Alex Ferguson dopo l'inaspettato pari interno, di sabato scorso, dei Red Devils contro il WBA.
Girone D:  E' il regno del Barcellona (4). Fermi a quattro punti, i blaugrana di Messi ricevono al Camp Nou la sorprendente capolista Copenaghen (6). Spagnoli strafavoriti e voglioso di riprendersi la testa della classifica in un girone abbordabilissimo. Ad Atene è spareggio tra i greci del Panathinaikos (0) e i russi del Rubin Kazan (1). Per gli Ellenici, nelle cui file militano i francesi Govou, Boumsong e Cissè, è già l'ultima spiagga dopo le due sconfitte iniziali. Pronti al colpaccio i campioni di Russia che dopo aver fermato il Barcellona in casa sperano nei tre punti per rilanciarsi in classifica e alimentare le speranze di qualificazione.
Girone E:  Impegni casalinghi per Bayern Monaco (6) e Roma (3) rispettivamente contro i romeni del Cluj (3) e gli svizzeri del Basilea (0). Partite dal pronostico scontato. I bavaresi privi di Klose e Van Bommel oltreche dei lungodegenti Robben e Ribery hanno l'opportunità di chiudere il discorso qualificazione, sfruttando la ritrovata vena realizzativa di Mario Gomez autore di una tripletta sabato scorso contro l'Hannover dopo un digiuno che durava dallo scorso febbraio. All'Olimpico la Roma, privi di Menez, Vucinic e De Rossi punta ai tre punti fondamentali contro gli svizzeri guidati da Fink che promette battaglia : " Abbiamo già battuto i giallorossi lo scorso anno in Europa League e le squadre non sono poi cambiate più di tanto."
Girone F: Scontro al vertice a Mosca tra Spartak (6) e Chelsea (6). Chi vince a Mosca (inizio 18.30) già si può considerare agli Ottavi. Gli inglesi tornano nello stadio dove persero la finale contro il Manchester nel 2008. Ancelotti non sottavaluta gli avversari e il loro mix di forza e talento mentre l'allenatore dei moscovoti, Valeri Karpin, spera nella tenuta psicologica dei suoi che si trovano ad affrontare una delle migliori squadre al mondo. A Marsiglia (0), gli uomini di Deschamps cercano di riscattare il brutto avvio in Champions ospitando i deboli slovacchi dello Zilina (0) anche loro fermi al palo. Vittoria d'obbligo per i francesi altrimenti si dovrà sperare solo nell'Europa League.
Girone G:  Real Madrid (6) Milan (4) non ha bisogno di presentazione. Allegri punta a fare punti mentre Mourinho quasi snobba gli avversari e si preoccupa solo che non giochi Inzaghi. Occasione ghiotta per l'Ajax (1) che può rientrare in corsa a patto di sconfiggere all'Amsterdam Arena i francesi dell'Auxerre (0), in crisi nera in campionato e fanalino di coda di Champions.
Girone H : Stesso discorso di Chelsea e Spartak. All'Emirates si affrontano Arsenal (6) e gli ucraini dello Shakthar Donetsk (6).  Chi vince ha la qualificazione in tasca. In casa i Gunners sono imbattuti ma attenzione agli uomini di Lucescu e all'estro dei brasiliani Fernandinho, Jadson e dell'attaccante Luiz Adriano. Sperano di rientrare in corsa il Braga (0) e i serbi del Partizan (0) che si affrontano in Portogallo. Per i lusitani, giustizieri del Siviglia nei preliminari di agosto, un successo significherebbe cancellare l'onta delle sonore sconfitte contro Arsenal (6-0) e Shakthar (0-3 in casa) mentre i bianconeri , guidati dall'attacante brasiliano Cleo, sperano di ridare lustro al calcio serbo dopo gli orrendi fatti di Genova. 

Il punto sul calcio europeo (16-17 ottobre)

Archiviata la parentesi dedicata alle Nazionali e alle qualifcazioni ad Euro 2012, si rialza il sipario sui campionati esteri.  E' stato, quello appena trascorso, un week end ricco di emozioni e gol che ha visto scendere in campo le migliori squadre europee, tra l'altro impegnate in Champions League martedi e mercoledì prossimi.  Andiamo con ordine.
In Inghilerra, il Chelsea di mister Ancelotti, privo di Lampard e Drogba non va oltre lo 0-0 in trasferta contro l'ostico Aston Villa. A lungo padroni del campo, i Blues londinesi non riescono a piegare la resistenza dei padroni di casa, rischiando anche nel finale con il palo colpito da Clark (80') e la facile occasione fallita dal capitano dei Villans Reo Coker ('93).
Un pari che non soddisfa appieno Ancelotti, visto che qualche ora prima il Manchester United era incappato nel pari casalingo contro la sorprendente matricola West Brownich Albion, allenata da Roberto di Matteo. Sembrava una partita chiusa quella dell'Old Trafford con i Red Devils avanti di due reti già al 25' del primo tempo, grazie ai gol del messicano Hernandez e di Nani. Nella ripresa l'improvviso pari dei Beggies in appena 5 minuti con la complicità di un'autorete di Evra (50') e una papera di Van der Sar che manca il pallone in uscita lasciando la porta sguarnita al camerunese Tchoyi.

(La delusione dei giocatori del Manchester Utd dopo il pareggio di Tchoyi)

Ne approfitta l'Arsenal che piega all'Emirates il Birmingham 2-1 con il gol di Nasri su rigore e del marocchino Chamak.  Importante successo del Tottenham - eurorivale dell'Inter - corsaro sul campo del Fulham, anche se non mancano le polemiche sulla rete della vittoria degli Spurs siglata da Huddlestone con un tiro da fuori su cui fa ombra Gallas in netta posizione di fuorigioco. In classifica il Chelsea guida con 19 punti, staccato di tre lunghezze  il Manchester City di Roberto Mancini, vittorioso domenica sul campo del neopromosso Blackpool (3-2). Seguono a - 5 Manchester Utd, Tottenham e Arsenal.

In Spagna è di nuovo duello tra Barcellona e Real Madrid. Gli Azulgrana piegano in casa al Nou Camp il Valencia ex capolista. La giornata dei Catalani non era cominciata bene dopo che l'assemblea dei Soci, riunitasi per l'approvazione del Bilancio, aveva approvato una mozione nei confronti dell'ex presidente Laporta, colpevole di aver lasciato un debito di gestione pari a 430milioni di Euro. Sul campo la solita storia. Gli uomini di Guardiola, sotto di un gol nella prima frazione (Pablo Hernandez 37'), rimontano nella ripresa prima con Iniesta (47') eppoi con capitan Puyol (62'), fallendo poi altre facili occasioni in area avversaria.
Pronta la replica del Real Madrid che liquida a domicilio il Malaga con un secco 1-4, griffato dalle doppiette di Ronaldo e Higuain. La squadra di Mourinho, a lungo criticata dalla stampa in questo inizio di campionato, approfitta delle numerose amnesie difensive dei biancoazzurri locali, sempre sconfitti in casa, e nel finale c'è anche spazio per un pò di turn over in vista dell'impegno di Champions, martedì prossimo al Bernabeu, contro il Milan. In classifica i Blancos guidano con 17 punti, braccati dalla coppia Barcellona - Valencia (16). A quota 15 il Villareal di Giuseppe Rossi, opposto questa sera in trasferta all'Hercules di David Trezeguet.
In Bundesliga, il Mainz non riesce nell'impresa di ottenere l'ottavo successo in altrettante giornate di campionato. A Magonza, nel finale, vince l'Amburgo che passa con il gol del peruviano Guerrero, mirabilmente servito dal sempreverde Ze Roberto. Ne approfitta l'altra grande sorpresa, il Borussia Dortmund, vittorioso per 2-1 a Colonia nell'anticipo del venerdì. Successo, quello dei gialloneri che vale il primato a quota 21 punti in coabitazione con il Mainz. Dopo stagioni di anonimato, gli 84mila del Westfalen Stadion, sognano un ritorno ai vertici del calcio tedesco.
 Immediate inseguitrici del duo di testa, il citato Amburgo e il Bayer Leverkusen che a Wolfsburg rimonta da 2-0 (in rete l'ex juventino Diego) con doppietta del capitano Rolfes e gol su rigore del talentuoso cileno Vidal. Stranamente nelle retrovie ad inseguire, staccato di ben 10 punti dalla testa della classifica, si rilancia il Bayern Monaco di Van Gaal che vince facilmente in casa (3-0) contro l'Hannover con una tripletta di Mario Gomez.  
Inedito scontro salvezza tra Schalke 04 e Stoccarda, partite con ambizioni di alta classifica ma ora mestamente appagliate in fondo alla graduatoria. Due volte in vantaggio, la Stoccarda, in cui militano gli italiani Camoranesi e Molinaro si fa raggiungere prima da Edu eppoi dal rigore dell'ex milanista Huntelaar, al quinto gol consecutivo in campionato.
In Francia dominano le outsider. In testa c'è il Rennes a 18 punti seguito a 17 dai verdi del St.Etienne. Staccati di 3 lunghezze i campioni uscenti del Marsiglia e una nobile decaduta del calcio europeo, il Paris Saint Germain.  Cerca di risalire la china il Bordeaux vincitore 1-0 a Auxerre e il Lione che sconfigge in casa il Lilla per 3-1.
Infine un accenno allo Zenit San Pietroburgo che colleziona un altro successo battendo in casa 2-0 l'Amkar Perm.  La formazione guidata da Luciano Spalletti guida la Russian Premier League con 56 punti dopo 22 partite e con ben due incontri da recuperare. Insegue al secondo posto il Rubin Kazan di Oba Oba Martins e del difensore ex Genoa Bocchetti.

domenica 17 ottobre 2010

Barça: spettacolo in campo ... follie nel bilancio

Mentre Messi, Iniesta, Xavi, Villa, Pujol e Piquè deliziano a suon di giocate e gol gli spettatori del Nou Camp e di tutta Europa, le carte contabili prodotte nella riunione dei soci del Club tenutasi nella giornata di sabato parlano chiaro: l'Fc Barcellona è sull'orlo del baratro con debiti quantificati per circa 430 milioni di Euro. Cifre pazzesche che conferiscono al club catalano un altro primato che si somma a quelli calcistici anche se stavolta non c'è proprio nulla di andare fieri.
Nell'occhio del ciclone l'ex presidente Joan Laporta, nei cui confronti è stata promossa dalla nuova giunta direttiva presieduta da Sandro Rosell, con 448 voti favorevoli e 439 contrari, un procedimento legale per malversazioni ed irregolarità di gestione. Un'azione questa unica nella storia del Barcellona ma giustificata alla luce dei particolari emersi dalle carte.
Si perchè i soldi non sono serviti a Laporta solo per acquistare e pagare gli ingaggi dei numerosi campioni che vestono o hanno indossato la gloriosa maglia blaugrana ma anche per permettersi servizi e prestazioni che poco hanno a che fare con la tradizione gestione finanziaria di una società calcistica.
Nei capitoli di spesa figurano infatti pagamenti per servizi di protezione personale e di polizia investigativa riservati a Laporta e ad altri collaboratori, 890mila Euro utilizzati per l'acquisto di biglietti per assistere non solo a incontri di calcio ma anche ad eventi musicali come un concerto degli U2, 600mila Euro per l'affitto di jet privati, ristoranti e catering e infine ben 5milioni di Euro per trasferte e vacanze in varie località europee e non.
   (L'ex presidente del Barcellona, l'avvocato Joan Laporta)
Davanti a più di mille soci ammutoliti di fronte all'entità delle cifre tirate in ballo, Rosell ha dichiarato: " Joan Laporta ha condotto il suo mandato presidenziale in modo assolutamente dissennato. Abbiamo 430milioni di Euro di debiti, raddoppiati negli ultimi due anni nonostante le entrate siano aumentate dell'8% [..] Condurre Laporta in tribunale è la decisione più importante del Barca in tutta la sua storia."
Pronta la replica dell'accusato, il quale fino a pochi giorni fa aveva difeso il suo operato sostenendo di aver lasciato i bilanci in attivo di 11 Milioni. Impegnato, alla testa del partito indipendentista "Solidarietà Catalana" nella campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo 29 novembre per la presidenza del governo della Catalogna, Laporta ha così risposto a Rosell: " Sta facendo il gioco sporco e a nessuno sfugge che i suoi attacchi hanno a che fare con le mie aspirazioni politiche [..] Voglio vedere come verrà dimostrato che ho speso tutti quei soldi in jet, ristoranti, vacanze e bodyguard. Chi dovrebbe riuscirci Rosell? Non è lui la mente, lui non è mai stato un numero uno. La mia gestione è stata impeccabile e ha prodotto il miglior Barcellona della storia."
Nel frattempo le beghe finanziarie del club non sembrano affatto distrarre i campioni allenati da Guardiola. Ieri sera, di fronte a un Nou Camp come di consueto esaurito, il Barcellona ha piegato, per 2-1, con i gol di Iniesta e Pujol, il Valencia balzando al secondo posto in classifica ad un solo punto di distanza dal Real Madrid di Mourinho capolista.